Negli anni '70 Giovanni Cafarelli ritorna prepotentemente alla pittura, senza però mai abbandonare del tutto l'interesse per il "comportamento" e l' "azione". Dopo una breve parentesi di impegno per "l'arte povera", aderisce alla nuova figurazione, realizzando numerosi cicli pittorici. L'uomo è il protagonista principale della sua pittura, l'uomo e il suo contesto, analizzato tra le tante contraddizioni della civiltà contemporanea. Egli -come scriverà più tardi il critico Dario Micacchi- ci presenta una figura "che sembra resistere ad un agguato dopo l'altro, che si districa nel groviglio come pianta torta che cerca la luce" .
Classico - moderno più cielo
olio su tela
cm 150 x 100
Paesaggio urbano
olio su tela
cm 150 x 100
Allo specchio
olio su tela
cm 150 x 100
Allo specchio (2)
olio su tela
cm 150 x 100
In treno
olio su tela
cm 150 x 100
Interno
olio su tela
cm 50 x 70
Nell'aria
tempera su carta
cm 50 x 70
Nel 1972, presso la caserma B.A.R. Pinerolo di Barletta, Giovanni Cafarelli realizza per il Sacrario dedicato ai Caduti di tutte le guerre un grande affresco che si estende su ben quattro pareti per un totale di 100 metri quadrati.